mercoledì 7 aprile 2010

PAPASSINAS


500 grammi di farina
4 uova
150 g. di zucchero
200 g. di strutto
250 g. di noci tritate
250 g. di mandorle
250 g. di uva passa (rinvenuta in poca acqua tiepida)
200 g. di pinoli
100 g. di arancia candita
10 g. di ammoniaca in polvere
Per la glassa:
traggera (palline colorate da guarnizioni )
2 albumi
300 grammi di zucchero
In una ciotola di vetro lavorate la farina con le uova e lo zucchero; aggiungete poco alla volta lo
strutto e tutti gli altri ingredienti (le noci tritate e le mandorle tritate e tostate al forno), poi l'uva
passa, i pinoli e l'arancia candita tagliata a pezzetti piccolissimi. Mescolate e lavorate con cura
tanto da ottenere un amalgama omogeneo, liscio e sodo. A fine lavorazione aggiungete ammoniaca
in polvere. Confezionate tanti bastoncini grossi circa un centimetro e lunghi 6. Disponeteli sopra
una placca da forno o una teglia e cuoceteli, a temperatura moderata. Intanto preparate la glassa.
Sciogliete a bagnomaria lo zucchero e inglobate gli albumi, fino ad ottenere una glassa vitrea.
Togliete dal forno i dolcetti, spennellatevi sopra la glassa, decorateli con la traggera e serviteli,
tiepidi o freddi, a piacere.

TILICCHE AL MIELE


500 g di miele
700 g di mandorle
400 g di farina di semola
250 g di acqua
80 g di strutto
la scorza di un limone
Mettete sul fuoco una pentola con l'acqua il miele e la scorza grattugiata del limone. Prima che
giunga a bollore unite le mandorle tritate finissime e 100 g di semola. Lasciare cuocere finché
l;impasto non raggiunge una consistenza tale da staccarsi dalla pentola. Preparate a parte un
impasto con la semola rimanente e lo strutto. Lavorate bene e stendete una sfoglia sottile, poi
ricavatene dei piccoli rettangoli al centro dei quali mettere un po' di impasto. Arrotolate la pasta
intorno al ripieno per formare una specie di grissino (potete anche lasciare i dolcetti aperti sul lato
superiore), poi congiungete le due estremità per formare una piccola ciambella.
Accendete il forno a bassa temperatura, infornate le tilicche e tiratele fuori appena dorate.

AMARETTI


300 g. zucchero;
200 g. mandorle dolci
100 g. mandorle amare
3 albumi
zucchero a velo q.b.
farina bianca q.b.
Immergete per qualche minuto le mandorle in acqua bollente; scolatele, spellatele e pestatele
finemente nel mortaio aggiungendo un poco alla volta lo zucchero, così da avere una pasta densa.
Montate a neve gli albumi ed aggiungete la pasta di mandorle mescolando delicatamente. Riempite
con il composto la sacca per dolci che abbia una bocchetta liscia e rotonda.. Distribuite gli
amarettus su una piastra infarinata, distanziati tra loro. Spolverate di zucchero a velo e lasciate
riposare i dolci per due ore. Poi metteteli in forno, a calore bassissimo per circa un'ora. Lasciateli
raffreddare e staccateli con una spatolina.

CINGHIALE ALLA MONTAGNINA


1000 g. coscia di cinghiale
Olive nere
Aglio
prezzemolo
cipolla
1/4 di litro di vino rosso
Peperoncino piccante
Olio di oliva
Spezzettate la polpa di cinghiale e mettetela a marinare per due ore circa in un vino rosso
asciutto, aggiungete due spicchi di aglio schiacciati e una manciatina di prezzemolo. Tritate
finemente una cipolla e fatela soffriggere con tre cucchiai d'olio di oliva, in una casseruola di
terracotta. Fate cuocere a fuoco lento finché il vino non sarà consumato, poi insaporite con
peperoncino e una manciata di sale. Versate un bicchiere di acqua calda e continuate la cottura per
circa un ora. Scolate i bocconcini di carne e passate al setaccio il sugo di cottura. Rimettete tutto
sul fuoco aggiungendo una tazza di olive nere lavate e terminate la cottura in dieci minuti. Servite il
cinghiale alla montagnina nel recipiente di cottura.

COITTAS (involtini di cavolo)

400 g. carne tritata di maiale o di manzo
4 foglie di cavolo verza
500 g. pomodori pelati
1 uovo
vino bianco secco
aglio
prezzemolo
cipolla
olio di oliva
sale
pepe.
Mettete a scottare in acqua salata quattro grandi foglie di cavolo verza. In un recipiente mettete
la carne tritata assieme all'uovo, aggiungete uno spicchio d'aglio e un ciuffo di prezzemolo tritati a
parte e poi salate e pepate. Amalgamate bene il tutto e dividete in quattro parti. Allargate le foglie
del cavolo verza, facendo attenzione che non si rompano. Al centro di ogni foglia ponete una parte
dell'impasto, quindi avvolgetela e legatela col filo di cotone bianco. In un tegame tritate finemente la
cipolla e fatela soffriggere con quattro cucchiai di olio. Poi versateci le coittas e rosolate un pò a
fuoco lento. Versate dentro il tegame un bicchiere di vino bianco secco e lasciate evaporare.
Aggiungete i pomodori tagliati a pezzi e il sale, e lasciate cuocere adagio per 3/4 d'ora rivoltando di
tanto in tanto le coittas.

FREGULA


300 g. semolino a grana grossa
brodo di carne
Zafferano
Pecorino grattugiato
Sale.
In un poco di acqua tiepida sciogliete una puntina di cucchiaio di zafferano. In una piccola conca
smaltata versate il semolino a piccoli pugni ed aggiungete a poco per volta l'acqua con lo zafferano
e lavorate con le dita facendo un movimento rotatorio sul fondo in modo che il semolino si
inumidisca. Fate dei grumi della grossezza di un granello di pepe e passateli al setaccio con maglia
larga, facendo cadere la semola su una tovaglia. Questo procedimento andrà ripetuto fino ad
esaurimento della dose di semolino. Mettete il tutto al sole ed asciugare e cuocete poi in brodo di
carne bollente e salato. Servirete la fregula caldissima nella zuppiera accompagnata da pecorino
grattugiato a piacere.

MACCARONES (al sugo di salsiccia)


350 g. maccarones (bucatini sardi)
200 g. salsiccia
500 g. pomodori pelati
30 g. pecorino sardo grattugiato
prezzemolo
cipolla
aglio
vino bianco secco
olio di oliva
sale.
Rosolate in tre cucchiai di olio la cipolla tritata, una manciatina di prezzemolo e uno spicchio
d'aglio. Aggiungete la salsiccia spellata e tagliata a pezzetti lasciandola insaporire per qualche
minuto nel soffritto, poi aggiungete due cucchiaiate di vino bianco secco. Quando sarà evaporato
togliete lo spicchio d'aglio e unite i pomodori tritati grossolanamente. Salate e cuocete a fuoco
basso, per circa 20 minuti. Intanto portate ad ebollizione abbondante acqua salata e cuocete i
maccarones. Scolate la pasta e conditela con il sugo con salsiccia e con il pecorino sardo
grattugiato.

MALLOREDDUS (gnocchetti sardi)


500 g. di semola di grano duro;
Zafferano
Sale
Pecorino sardo grattugiato
Preparate l'impasto versando sulla farina una puntina di zafferano, diluita in un bicchiere di acqua
tiepida, e un pizzico di sale. Lavorate l'impasto fino a che sia compatto e sodo e poi tagliatelo in
pezzi che rotolerete sulla farina e formate dei cordoncini fini. Tagliate i cordoncini a pezzetti lunghi
circa 2 cm. e rotolateli su di un piano finemente rigato dandogli forma allungata (la loro forma
tipica). Poneteli su una tovaglia infarinata per farli asciugare. Cuoceteli in abbondante acqua
salata bollente. Scolateli e conditeli con sugo di pomodoro e salciccia e spolverateli con pecorino
sardo grattugiato.

CULUNZONES


Per l'impasto:
500 g. di farina
3 uova sale
Per il ripieno:
400 g. di formaggio sardo fresco (o ricotta)
200 g. spinaci o bietola tenera
2 uova sale.
Fate una montagnetta con la farina allargatela al vertice e versate le uova con un pò di sale
(sciolto precedentemente in acqua tiepida). Amalgamate e poi impastate gli ingredienti fine ad
ottenere una pasta liscia e compatta (aggiungendo acqua tiepida se occorre). Fate una palla e
lasciatela riposare per mezz'ora avvolta in un canovaccio. Nel frattempo cuocete gli spinaci (o la
bietola tenera). Scolateli molto bene e tritateli finemente, amalgamateli con il formaggio fresco (o
alla ricotta)e unitevi 2 uova, il pepe ed il sale. Rilavorate e stendete la pasta con il matterello in
sfoglie sottili larghe 10 cm. circa. In metà di ogni sfoglia, aiutandovi con un cucchiaino, fate delle
polpettine con il ripieno e mettetele sulla metà di ogni sfoglia distanziandole tra loro; ripiegate
sopra l'altra metà della sfoglia premendo con le dita tra un ripieno e l'altro ed ai bordi della sfoglia.
Con l'apposita rotella ritagliate la sfoglia tra un ripieno e l'altro e fateli riposare per alcuni minuti
su un piano infarinato. Dentro una pentola capiente fatte bollire dell'acqua con del sale grosso e
versateci dentro i Culunzones. Serviteli conditi con ragù di carne e pecorino sardo grattugiato.

SEADAS


Ingredienti per 10-12 persone:
1 Kg di formaggio pecorino (o misto) fresco
mezzo Kg di semola fina di grano duro
3 uova
qualche cucchiaiata di strutto fresco
la scorza grattugiata di due arance
olio d’oliva
un pizzico di sale
il succo di un limone
zucchero o miele sciolto a bagnomaria
Il formaggio dev’essere necessariamente fresco (4-5 giorni di stagionatura) e molto grasso: per
renderlo ancora più morbido può essere immerso per circa 10 minuti in acqua bollente tolta dal
fuoco. Va quindi strizzato e fatto sgocciolare.
Impastare la semola con le uova, il pizzico di sale sciolto in una cucchiaiata d’acqua e lo strutto.
Lavorare bene la pasta fino a raggiungere una consistenza elastica e morbida: lasciarla quindi
riposare.
Nel frattempo grattugiare il formaggio ed impastarlo poi con la scorza di limone ugualmente
grattugiata.
A questo punto riprendere la pasta e cominciare a tirarla, così da ottenere una sfoglia sottile:
ritagliarla dunque in tanti dischi, usando l’apposita rotella o semplicemente la forma di una tazza.
Distribuire su un disco una buona quantità dell’impasto precedentemente preparato e sovrapporre
un altro disco di pasta, saldandone bene i bordi. Per facilitare quest’ operazione, si consiglia di
inumidire leggermente gli orli da congiungere con albume d’uovo.
Procedere al riempimento e la chiusura di tutti i dischi: le seadas sono pronte.
Friggerle quindi in abbondante olio d’oliva, ben caldo, per circa un minuto: le seadas devono risultare
delicatamente dorate.
Vanno servite calde, dopo averle cosparse di zucchero o di un velo di miele liquefatto.